Ticino e Grigioni

EOC, processo da rifare

La Corte di appello e revisione penale rimanda in primo grado il caso dei contagi da epatite a Lugano

  • 17 novembre 2017, 18:04
  • 23 novembre, 03:34
Il contagio era avvenuto durante i preparativi per una TAC al Civico

Il contagio era avvenuto durante i preparativi per una TAC al Civico

  • ©Ti-Press / Gabriele Putzu

Il processo per il contagio con il virus dell'epatite C, durante le procedure preparatorie per un esame di tomografia assiale computerizzata all'Ospedale regionale di Lugano nel dicembre 2013, è da rifare.

Così ha sentenziato la Corte di appello e revisione penale. In prima istanza nel novembre del 2016 l'Ente ospedaliero cantonale, rappresentato in aula dal direttore Giorgio Pellanda, era stato condannato a una multa di 60'000 franchi per lesioni colpose gravi. Era stato impossibile individuare l'operatore responsabile dell'errata manipolazione che aveva portato all'infezione di quattro pazienti, nel frattempo tutti guariti. Questo, secondo l'accusa, per carenze nell'organizzazione interna.

In seguito al ricorso dell'EOC, che sul piano civile si era invece assunto le sue responsabilità, la Corte ha stabilito che il pubblico ministero dovrà rettificare e/o completare l'atto di accusa affinché si possa poi procedere a un nuovo giudizio conforme ai dettami del codice di procedura penale. Gli oneri sono stati posti a carico dello Stato.

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