Ticino e Grigioni

Coronavirus: "Ogni giorno conta"

Il medico cantonale ticinese Giorgio Merlani: "Il rischio è di arrivare ai limiti, ma adesso abbiamo la possibilità di cambiare ciò che succederà lunedì"

  • 18 marzo 2020, 19:36
  • 22 novembre, 19:42
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Cronache della Svizzera italiana delle 18.00 del 18.03.20 - Le considerazioni di Giorgio Merlani raccolte da Alessandro Broggini

RSI Info 18.03.2020, 19:28

  • ti-press
Di: CSI/Bleff 

Quattro morti in un solo giorno. È il bilancio peggiore da quando, tre settimane fa, l'infezione da Covid-19 ha iniziato a colpire anche in Ticino. Le vittime delle ultime 24 ore rientrano tutte nella categoria delle persone vulnerabili, mentre il totale delle persone decedute sale a 14. I contagi nel cantone sono saliti a 511, 89 solo tra ieri e oggi: un numero che cresce in maniera esponenziale, tanto che Daniel Koch, capo della divisione malattie trasmissibili dell’Ufficio federale della sanità pubblica, ha dichiarato ieri che in Ticino, di questo passo, già lunedì non ci saranno più reparti di cure intensive.

"Da adesso ogni giorno conta", spiega da parte sua il medico cantonale Giorgio Merlani ai microfoni della RSI. "Sappiamo che c'è una progressione rapida dei casi confermati e dei casi in ospedale e dei casi in terapia intensiva. Il segnale è che se la pendenza della curva rimane quella e proiettiamo in avanti, il rischio è di arrivare veramente ai limiti. È chiaro che ci sono anche altre misure, la selezione dei pazienti e via discorrendo. Però quello che si voleva lanciare è un grido di allarme. Abbiamo noi in mano la situazione ed è il numero di contatti sociali, la quantità di movimento e di incontro tra le persone, che determina quanti nuovi infetti ci saranno e quanti in ultima analisi dopo qualche giorno finiscono in terapia intensiva".

"Non vuol dire che lunedì siamo 'sepolti' e non abbiamo nessuna chance", prosegue Merlani, "abbiamo adesso la possibilità di cambiare quello che succederà lunedì, che non succeda lunedì ma magari mercoledì, o il lunedì seguente: ogni giorno in più che passa è la curva meno pendente e una possibilità in più di prendere a carico il maggior numero di persone. Fermo restando che forse non ce la faremo a prendere tutto, ma più abbassiamo la curva e più riusciremo a fare".

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La situazione sul fronte sanitario

Il Quotidiano 18.03.2020, 20:00

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