Ticino e Grigioni

Corti multato, ma lui non ci sta

Il Consiglio della magistratura ticinese lo ha sanzionato per la sua lettera di dimissioni. Ma il procuratore ricorrerà

  • 10 maggio 2017, 19:41
  • 23 novembre, 05:45
Nella foto Nicola Corti

Nella foto Nicola Corti

La sua lettera di dimissioni potrebbe costargli una multa di 3'000 franchi. È questa, infatti, la sanzione che il Consiglio della magistratura ha deciso di infliggere a Nicola Corti per le esternazioni fatte il 22 dicembre, nell’ormai noto scritto con cui comunicava l’intenzione di lasciare la carica di procuratore pubblico. Corti – si ricorderà – aveva usato espressioni come “giochi di potere”, “mancanza di autonomia” e “impossibilità di svolgere il proprio lavoro di magistrato”.

L’organo di vigilanza aveva aperto d’ufficio un procedimento disciplinare, che nei giorni scorsi ha portato appunto alla multa. La vicenda – va detto – non è comunque ancora chiusa. Corti impugnerà infatti la decisione emessa, rivolgendosi alla Commissione di ricorso sulla magistratura. “Difendo il contenuto e il tenore della mia lettera – ci ha spiegato. La facoltà di critica è un diritto sacrosanto e sanzionarne l’uso corretto, che non scada nell’invettiva o nella sterile polemica, è un bavaglio che non può essere tollerato in una società democratica. Lamentare malfunzionamenti e disfunzioni – prosegue Corti – è invece un dovere per chi ha a cuore lo Stato, le istituzioni e i cittadini. Proprio perché non parlo a vanvera non intendo tacere. Fino all’ultimo difenderò dunque il mio operato nelle sedi opportune.”

È sfociata invece a un “nulla di fatto” l’altra questione sul tavolo: la segnalazione che il procuratore generale John Noseda aveva inoltrato cioè, nell’estate del 2016, per la gestione degli incarti affidati a Corti. Nella fattispecie il Consiglio della magistratura non ha avviato alcun procedimento. Corti lascerà la procura alla fine di giugno, e la vigilanza ha ritenuto che un passo del genere sarebbe stato sproporzionato, fine a se stesso e privo d’interesse.

Francesco Lepori

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