Il caso riguardante l’uso - per la procura "abusivo" - dei titoli università, accademia, ateneo, facoltà ecc. da parte di varie entità basate in Ticino, sarà chiarito nelle aule penali. La ISSEA di Agno, con succursale a Roveredo (GR), una delle tre società per le quali il procuratore pubblico Andrea Maria Balerna ha proposto la condanna a una multa (si veda a lato), ha già deciso di impugnare il decreto d’accusa.
La questione approderà in prima battuta davanti alla Pretura penale. Ma, se necessario, l’avvocato Massimo Silvestri si dice pronto ad andare avanti fino al Tribunale federale. Ciò, sottolinea, "per difendere i miei diritti ed il mio onore contro quello che ritengo un tentativo di procurare danni irreversibili all’attività che dal 1987 svolgo in Ticino con professionalità, qualità e correttezza".
L’amministratore dell’ISSEA contesta il fatto che la procura abbia proceduto senza interrogarlo, ma, soprattutto, sulla base della Legge cantonale sull’università che è stata impugnata a Losanna. Un ricorso al quale, nel maggio 2014, il Tribunale federale ha negato l’effetto sospensivo.
Diem
CSI 18.00 dell'8.7.2015 Il servizio di Christian Gilardoni