È difficile parlare di cifre precise, ma secondo alcuni dati forniti dal canton Ticino, negli anni '60 le persone internate abusivamente a sud delle Alpi, per motivi amministravi, erano più di un migliaio. Stiamo parlando di persone che venivano detenute sulla base della legge sull'internamento degli alcolizzati e dei vagabondi, in vigore fino al 1985.
Questo, in sintesi, è quanto spiegato alla RSI da Vanessa Bignasca, che collabora con con la commissione federale incaricata di far luce proprio su questa piaga.
Dal 2014 - lo ricordiamo - è in vigore la legge federale per la riabilitazione di questi soggetti che venivano fermati poiché ritenuti “lontani dalle convenzioni sociali”: uomini solitamente alcolizzati, senza impiego e dimora (definiti "oziosi e vagabondi") e donne libertine e dai facili costumi.
A Berna, mercoledì, si è usata l'espressione “detenzione abusiva”, ma il fenomeno in Ticino era regolamentato, come detto, da una base giuridica: la legge sull'internamento degli alcolizzati e dei vagabondi per l'appunto.
CSI/CaL