Dietro la longevità

Fra tutte le regioni del continente, il Ticino svetta nella classifica della longevità media e il primato si deve probabilmente alle politiche sanitarie adottate negli ultimi anni.

Nel cantone infatti si tende a "privilegiare il mantenimento a domicilio rispetto all'istituzionalizzazione precoce nelle case per anziani". Lo ha spiegato ai microfoni della RSI il dottor Graziano Ruggieri, medico geriatra e primario alla clinica Hildebrand di Brissago.

Così facendo si promuove la responsabilizzazione degli individui, che riescono a vivere autonomamente fino ai 70 o 80 anni.

Al felice traguardo si aggiungano poi motivi di ordine climatico, beneficiando il Ticino di un ambiente favorevole, e quelli di tipo economico, risultando la Svizzera una delle nazioni più ricche al mondo.

Le prospettive per il futuro sembrano rosee, sempre che si possa vivere la terza età in piena salute. Questo infatti non è sempre il caso; tuttavia è probabile "che negli anni futuri si arriverà sempre più longevi e robusti nelle decadi avanzate" dice Ruggieri.

La speranza è dunque quella di "spendere meno tempo prima del decesso in condizioni molto malate" e dipendenti dall'assistenza sanitaria.

Un'assistenza che potrebbe pesare sulle casse cantonali sul lungo periodo. Per ovviare a questa minaccia, è allora importante coltivare "la consapevolezza che bisogna mantenere il proprio stato di salute".

In tal senso, "le politiche sanitarie di prevenzione potrebbero anche fare da cintura contenitiva dei costi", conclude Graziano Ruggieri.