Digitale terrestre agli sgoccioli

Lunedi la SSR spegnerà definitivamente il segnale per il digitale terrestre, i suoi programmi televisivi (compresi quindi quelli della RSI) potranno essere ricevuti solo via cavo, via internet o con il satellite. La misura tocca direttamente 2'000 utenti nella Svizzera italiana e circa 30'000 economie domestiche in tutto il paese. Già da qualche tempo sono informate anche da una scritta in sovraimpressione ogni qual volta si sintonizzano. Dal 3 di giugno lo schermo sarà nero.

La Confederazione sarà il primo paese europeo ad abbandonare questa modalità di fruizione. I motivi sono economici (il risparmio è di 10 milioni) ma non solo: negli ultimi anni questa modalità di fruizione introdotta una decina di anni fa era sempre meno utilizzata e l'investimento per continuare a garantirla non si giustificava più. Come ricordato dal direttore Gilles Marchand, "se ne è discusso anche con il Consiglio federale. Si spendeva il 45% dei costi di distribuzione per meno del 2% della popolazione". La nuova concessione, inoltre, ora permette di rinunciare a questa proposta.

Un sito internet e un numero di telefono per assistenza tecnica (0848 88 55 33) sono a disposizione di chi deve cercare un'alternativa. C'è anche chi non ne avrà una: gli spettatori della RSI oltre frontiera, che ancora usufruivano del naturale sconfinamento del segnale, saranno impossibilitati a guardare i programmi in tempo reale. Le produzioni proprie, non coperte quindi da diritti limitati al territorio elvetico, potranno invece essere viste ancora sull'app play RSI, anche se non in diretta.

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