Il Dipartimento ticinese dell’Educazione e dello sport (DECS) si è espresso per la prima volta ai microfoni RSI sul caso dei 13 docenti di italiano che stanno completando la formazione SUPSI (DFA) per insegnare nel medio superiore, come noto confrontati con la mancata apertura di concorsi di assunzione il prossimo anno e probabilmente anche in quelli a venire a causa di previsioni errate. Il motivo è legato alla mancanza di posti liberi nei Licei del Cantone e alla Scuola Cantonale di Commercio a Bellinzona.
“Come dipartimento siamo molto rammaricati e dispiaciuti che ci siano delle persone coinvolte che nell’immediato non potranno avere delle ore d’insegnamento come avevano pensato – ha spiegato il direttore della Divisione della scuola Emanuele Berger –. L’aspettativa che alla formazione corrisponda poi un posto di lavoro, seppur comprensibile, non è però reale, come d’altronde hanno sempre detto DFA e DECS”.
Berger fa poi un parallelo con altre formazioni universitarie: “Del resto è un po’ come qualcuno che si laurea in letteratura italiana all’università, che sa che dovrà fare poi un certo percorso per trovare un’occupazione. È chiaro che c’è stato un fattore di sorpresa, che è legato all’imprevedibile come i movimenti degli allievi e dei docenti, che hanno fatto sì che siano cadute delle sezioni e quindi delle ore di insegnamento. Un imprevisto che ha creato una situazione certamente spiacevole”.
SEIDISERA del 15.03.2025: Il servizio di Romina Lara sulla mancanza di posti di lavoro per gli aspiranti docenti di italiano
RSI Info 15.03.2025, 18:00
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Aspiranti docenti, non ci sono ore di italiano nei licei
Il Quotidiano 15.03.2025, 19:00