Dopo l’accettazione domenica della riforma fiscale, entra nel vivo in Ticino anche la parte sociale della riforma. Durante i prossimi mesi si dovranno tradurre in pratica le grandi linee del progetto, che con una ventina di milioni, si propone di migliorare la conciliabilità lavoro-famiglia.
La scadenza è già stabilita: le misure entreranno in vigore il 1 gennaio dell'anno prossimo. Per quanto riguarda l'assegno parentale di 3'000 franchi, i parametri sono già fissati. Più articolata è invece la definizione dei criteri per il finanziamento delle strutture di appoggio delle famiglie.
“Dovremmo prima conoscere l’entità di questi fondi e come verranno redistribuiti: sicuramente i due aspetti fondamentali per noi sono la discussione sulle rette, e quindi le agevolazioni per le famiglie, nonché le condizioni quadro di lavoro per i nostri dipendenti”, ci spiega Jacqueline Ribi Favero, presidente dell'associazione ticinese delle strutture d'accoglienza per l'infanzia, che riunisce una sessantina tra nidi dell'infanzia e servizi extra scolastici.
Ampliare l'offerta, migliorando la flessibilità degli orari, le condizioni di lavoro (i sindacati puntano ad un contratto collettivo di obbligatorietà generale), ma anche ridurre le rette a carico delle famiglie: son gli obiettivi fissati dalla riforma. Quali sono dunque le priorità del in questa fase di elaborazione dei nuovi parametri di finanziamento? “Adatteremo l’erogazione dei sussidi, che potranno raggiungere i 2/3 del costo complessivo, in base alla qualità della prestazione offerta, delle condizioni di lavoro e del livello delle rette”, spiega ai nostri microfoni Paolo Beltraminelli, direttore del Dipartimento sanità e socialità.
Beltraminelli aggiunge: “Per quanto riguarda le rette si lavorerà su due fronti: l’aiuto individuale alle famiglie, quelle che fanno più fatica, nonché il livello complessivo: più le rette saranno basse, maggiori contributi riceveranno le aziende”.
La scorsa settimana la Confederazione ha deciso di stanziare 100 milioni a favore di cantoni e comuni che investono nelle misure per la conciliabilità lavoro-famiglia. Il finanziamento sarà disponibile dal 1. luglio. “Il contributo da Berna sarà valido tre anni – continua Beltraminelli –. Ci stiamo organizzando per poter ottenere in Ticino aiuti per 3-4 milioni, che andranno ad aggiungersi agli sforzi che verranno fatti nell’ambito del pacchetto sociale”.
CSI-GR/ludoC
CSI 18.00 del 30.04.18: il servizio di Giorgia Roggiani
RSI Info 30.04.2018, 20:13
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Rivendicati nuovi sgravi fiscali
Intanto, appena varata una riforma, la politica pensa già alla prossima. Il giorno dopo la votazione sul pacchetto di misure tributarie e sociali, Lega, UDC e Area Liberale chiedono altre misure per ridurre la pressione fiscale, soprattutto per il cosiddetto "ceto medio". Opinione condivisa anche da PLR e PPD che chiedono però cautela. Per i socialisti la soluzione non sta negli sgravi, ma in misure che riducano le principali voci d'uscita dei cittadini, come i premi di cassa malati o l'affitto.
CSI 18.00 del 30.04.18: il servizio di Amanda Pfaendler con le considerazioni dei vari partiti
RSI Info 30.04.2018, 20:10
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