La mobilità del Luganese è destinata a cambiare. Il Gran Consiglio ticinese ha infatti approvato, martedì, un maxi-credito a favore di tutta una serie di interventi nell’ambito del Programma di agglomerato del Luganese. Si tratta in particolare della riorganizzazione delle rampe autostradali dello svincolo Lugano Nord (la cosiddetta Porta Ovest della città), per la quale è stato stanziato un credito di 20,5 milioni di franchi ed è stata autorizzata la spesa di quasi 50 milioni.
La planimetria generale del progetto Porta Ovest
Gli interventi principali interesseranno la viabilità tra la rotonda della Vedeggio-Cassarate, e quella di Povrò e l’area di Valgersa. Si parla pertanto soprattutto delle due bretelle autostradali, che in futuro diventeranno delle strade cantonali e saranno a doppio senso di marcia. Una modifica, questa, che consentirà ai veicoli provenienti dalla rotonda della Vedeggio-Cassarate di raggiungere l’incrocio Cappella Due Mani a Massagno senza dover passare dall’incrocio delle Cinque Vie. Cardine di questo cambiamento sarà una nuova intersezione con semafori che vedrà la luce lungo le due bretelle.
La futura intersezione semaforica lungo le bretelle
RG 07.00 del 12.01.2024: Il servizio di Marcello Ierace sui milioni per la manutenzione delle strade ticinesi
RSI Info 12.01.2024, 11:28
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Sparirà il “ricciolo” autostradale
Con le bretelle che saranno a doppio senso di marcia, a Savosa non sarà più necessario il cosiddetto ricciolo autostradale (il “curvone” situato accanto al centro A-Club che oggi permette di immettersi nella bretella est dall’intersezione tra Via Camara e Via San Gottardo). Sarà inoltre mantenuto l’impianto semaforico, con l’adeguamento del relativo incrocio: in questo modo sarà smantellato anche il bypass che da Via Camara consente la svolta a destra, verso Via San Gottardo). Con queste demolizioni sarà recuperata superficie utile per lo sviluppo e la riqualifica dell’area come pure di terreno agricolo. Nella zona Valgersa (dietro alle piscine) si renderà inoltre necessaria la realizzazione di una nuova rotonda.
Il "ricciolo" e i bypass non serviranno più
Inserimento naturalistico e paesaggistico
Con la declassificazione delle bretelle autostradali, il sistema viario sarà anche inserito meglio nel paesaggio. Su questo fronte sono previste nuove alberature, come pure la posa di siepi, piante perenni e graminacee. Si tratta di interventi, si legge nel messaggio del governo, che mirano a modellare il territorio interessato dal progetto da semi-urbano a boschivo, fino a rurale. Non mancheranno inoltre altri interventi ambientali, come per esempio la posa di asfalto fonoassorbente per ridurre il rumore prodotto dal traffico.
Un semisvincolo per la zona industriale di Vezia
Il progetto prevede anche la creazione di un nuovo semisvincolo di accesso alla zona industriale di Vezia, sfruttando la rampa già realizzata a titolo provvisorio per l’area di cantiere della galleria di base del Ceneri. Questa novità permetterà di togliere traffico dai comparti residenziali presenti nelle vicinanze. Oggi la zona industriale di Vezia si raggiunge, infatti, percorrendo la strada cantonale Lamone-Cadempino e Via al Mulino.
Il futuro semisvincolo per accedere alla zona industriale di Vezia
C’è anche la mobilità lenta
Il progetto tiene in considerazione anche la mobilità lenta e mira pertanto a porre rimedio ad alcune delle lacune di collegamenti tra la Valle del Vedeggio e l’area urbana di Lugano. Su questo fronte, è prevista la predisposizione di due nuovi percorsi ciclopedonali principali che si svilupperanno parallelamente alle due ex bretelle autostradali. La zona della Tenuta Bally sarà così collegata con gli incroci della Cappella Due Mani a Massagno e delle Cinque Vie a Besso. In direzione nord i percorsi si connetteranno con le zone residenziali di Vezia e Cadempino.
I nuovi collegamenti ciclopedonali
Via libera al Ponte di Spada
Sempre nell’ambito della mobilità lenta, martedì il Gran Consiglio si è chinato anche sulla futura passerella ciclopedonale che collegherà Lugaggia (Capriasca) con i quartieri luganesi di Dino e Sonvico. La richiesta di credito per la realizzazione del cosiddetto Ponte di Spada è stata accolta quasi all’unanimità. La passerella sarà lunga 146 metri e renderà più veloce il collegamento tra le due sponde della Valle del Cassarate.
I due versanti della valle saranno più vicini
Gran Consiglio tra tutela per madri adottive e sussidi per la decarbonizzazione
SEIDISERA 17.09.2024, 18:46
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La porta ovest della viabilità
Il Quotidiano 11.01.2018, 20:00