Il rinnovo dei poteri cantonali si avvicina, i candidati affilano le armi, ma come si preparano alle elezioni? Ricorrono ai cosiddetti "spin doctor"? Veri esperti di immagine e comunicazione che lavorano per i politici in realtà non esistono nella Svizzera italiana, sia perché i giornalisti hanno praticamente accesso diretto ai candidati e difficilmente le notizie vengono mediate o addirittura manipolate, ma soprattutto per la mancanza di fondi da destinare all’assunzione di uno stratega.
La maggior parte dei partiti cura direttamente le proprie campagne, affidandosi qualche volta a dei consulenti esterni per dei consigli. La giornalista Katia Cometta, ex vicepresidente del PLRT, si è occupata in un passato recente di alcune campagne: "Faccio consulenza a candidati che hanno obiettivi. Nessuna cosa stratosferica, cerco solo di far emergere le qualità delle persone", senza esagerare con i social media, perlomeno per quanti nella loro vita abituale non li frequentano assiduamente.
La tecnologia ha permesso di raggiungere più facilmente varie fasce di elettori, ma a volte è stata utilizzata in maniera non appropriata o rivelatasi inefficace. "L'ossessione dello streaming" di congressi e conferenze stampa, per esempio, è stata forse "un fuoco di paglia", ammette Nicolò Parente, segretario del PPD.