È stato chiesto l’ergastolo, oggi a Lucerna, al processo nei confronti del cittadino svizzero 36enne che nell’estate del 2021 a Emmenbrücke uccise a coltellate la compagna, una 29enne latinoamericana domiciliata a Losone.
Il rischio di ricaduta è importante e l’ergastolo è una pena appropriata. Così si è espressa la procuratrice pubblica Heidi Dahinden, parlando di un omicidio estremamente spietato. L’uomo in quell’appartamento di Emmenbrücke inferse più di 60 coltellate alla vittima, la cui famiglia è rappresentata dall’avvocata Giorgia Maffei. La legale oggi ha parlato di una donna tranquilla che non avrebbe mai fatto del male a nessuno e ha ricordato come i suoi figli, dopo l’omicidio della madre, abbiano dovuto affrontare anche l’omicidio del padre, avvenuto quest’anno ad Aurigeno in tutt’altre circostanze.
Per l’accusa l’uomo ha agito senza alcuno scrupolo per rabbia nei confronti della donna, intenzionata a viaggiare verso il suo paese natale senza di lui.
La difesa dell’uomo chiede il proscioglimento, parlando di un eccesso di legittima difesa, giustificato da un attacco di panico dovuto ai sintomi del long covid. L’avvocato Ronny Scruzzi esige che il suo cliente paghi unicamente una multa per possesso di marijuana.
La decisione della giuria lucernese è attesa per il 9 novembre.