Ticino e Grigioni

"Era una situazione surreale"

Attentati a Bruxelles: la reazione di tre ticinesi che abitano nella capitale belga

  • 22 marzo 2016, 18:00
  • 20 novembre, 18:18
I morti sarebbero 34, mentre i feriti 130

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"Con l'arresto di Salah Abdeslam si credeva che avessero preso il cattivo e che la storia fosse finita", questa era la speranza di Stefano* (il nome è noto alla redazione), ticinese che abita a Bruxelles, rintracciato dalla RSI per commentare i due attentati che nella mattinata di martedì hanno colpito la capitale belga. "La situazione non era tranquilla: c'era il livello di allerta 3, i militari erano nelle strade, si diceva che un attacco era probabile e imminente", ha inoltre affermato.

"Il mio coinquilino aveva preso la metropolitana dieci minuti prima dell'attentato e chiaramente, come tutti, è sotto shock", ha commentato Gustavo Iacomelli, che da anni vive a Bruxelles e che lavora a progetto per la Commissione europea, dove l'allerta è arancione e quindi non si può uscire.

"Ho visto tutti i lavoratori che rientravano dagli uffici e tornavano a casa", ha dichiarato Arno Ferrera, acrobata ticinese residente in Belgio. "Erano tutti molto tesi e silenziosi ed è stato molto strano, perché di solito non vedo mai persone tornare a casa di mattina. Era decisamente surreale", ha continuato.

CSI/ads

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