FC Chiasso, ex dirigenza sotto inchiesta

Il Ministero pubblico ticinese ha aperto un'inchiesta per fare luce sul fallimento dell'FC Chiasso. Si tratta di stabilire se dietro al fallimento, decretato lo scorso 27 gennaio, vi siano stati reati penali. Lo ha confermato alla RSI la magistratura.

La società rossoblù era finita in bancarotta, lasciando debiti per oltre due milioni di franchi. L'inchiesta, secondo informazioni raccolte dalla RSI, è stata aperta d'ufficio e prima ancora delle segnalazioni giunte dai sindacati, in particolare dall'OCST. Il sindacato aveva deciso di difendere i giocatori e lo staff rimasti senza stipendio per parecchi mesi.

Le ipotesi di reato sono ancora al vaglio degli inquirenti e al momento si stanno seguendo più piste.

La pretura di Mendrisio aveva ufficialmente decretato il fallimento della società dopo che non erano arrivati i soldi promessi dalla nuova proprietà per garantire la sopravvivenza del club. L'FC CHiasso era infatti stato venduto a un gruppo internazionale, la American Sport Asset Company. Ma il denaro non è mai arrivato.

Due settimane dopo il fallimento, come detto, il sindacato OCST aveva inoltrato una segnalazione alla magistratura al fine di verificare se vi fossero gli estremi per l'apertura di un procedimento penale.