La pretura ha scritto venerdì mattina la parola fine sulla storia ultracentenaria del FC Chiasso, decretandone il fallimento. I soldi che la nuova proprietà, presentata due settimane fa, avrebbe dovuto garantire non sono arrivati e al pretore di Mendrisio Sud Matteo Salvadè non è rimasta altra scelta.
"Fiumi di parole non credibili", ha affermato, riferendosi al messaggio pervenuto alle 6.57 del mattino da un "sedicente studio legale di Madrid", rappresentante degli investitori americani. Vi si assicurava che i soldi c'erano e si attribuiva la responsabilità della situazione ai dirigenti della società chiassese. Il medesimo studio aveva già scritto al club giovedì a mezzogiorno promettendo 600'000 franchi (ne servivano 250'000 per andare avanti, i debiti ammontano a 3 milioni).
Chiasso, stadio comunale
Dal passaggio di proprietà, tuttavia, concretamente non è mai stato versato un centesimo, e il pretore ha rilevato come senza benefattori locali la società non avrebbe potuto pagare nemmeno una bolletta del telefono. Differire ulteriormente il fallimento avrebbe inoltre solo arrecati altri danni, perché ogni mese il passivo aumenta di decine di migliaia di franchi.
Presente in aula, come il commissario incaricato dalla pretura Guido Turati, il direttore generale Nicola Bignotti ha parlato di una grande delusione. "Ci sentiamo presi in giro", ha affermato.
Il servizio sul fallimento del Chiasso (Quotidiano 27.01.2023)
RSI Info 27.01.2023, 20:14
PL, il servizio sul fallimento del Chiasso (Telegiornale 27.01.2023, 12h30)
RSI Info 27.01.2023, 13:39
FC Chiasso a un passo dal fallimento
Il Quotidiano 24.01.2023, 20:00