Federviti conta i danni

La stagione vegetativa dei vigneti ticinesi si è conclusa con un certo ritardo rispetto agli anni precedenti: a causa delle condizioni meteo instabili e parzialmente sfavorevoli, la maturazione ottimale delle uve Merlot si raggiungerà probabilmente con 10-15 giorni di ritardo. Il potenziale produttivo e la situazione fitosanitaria risultano molto eterogenei: Mendrisiotto, Luganese e parte del Bellinzonese registrano una stagione relativamente positiva. In altre regioni, invece, come la sponda sinistra del Bellinzonese e la Regione Tre Valli, lo stato sanitario del fogliame e dei grappoli appare delicato. Questa, in sintesi, la situazione dei vigneti ticinesi illustrata oggi, lunedì, dall'associazione Federviti in conferenza stampa a Cugnasco.

Positiva la situazione nel Mendrisiotto, dove le piogge di luglio hanno causato solo dei franamenti. Nel Bellinzonese e nella Regione Tre Valli, i vigneti non protetti da reti antigrandine sono stati danneggiati fino al 90%. Nel Luganese, i fenomeni di grandine si sono limitati localmente alle zone di Tesserete, Torricella e Cagiallo. I vigneti sono globalmente esenti da peronospera, ma si segnalano focolai di ioidio. Nel Locarnese si prospetta una buona vendemmia dal punto di vista qualitativo. Tuttavia i vigneti delle Terre di Pedemonte e della Bassa Vallemaggia sono stati toccati dalla grandine. Anche le Centovalli registrano importanti perdite di produzione.

Un'evoluzione qualitativamente positiva, conclude Federviti, dipenderà dal miglioramento delle condizioni metereologiche, oltre che dalle misure prese dagli agricoltori e dallo sviluppo del moscherino Drosophila Suzuki.