Ticino e Grigioni

Maltempo, l'agricoltura conta i danni

Il bilancio della giornata di piogge torrenziali di giovedì di Andrea Zanini dell'Associazione orticoltori ticinesi e Mirto Ferretti di Federviti

  • 9 luglio 2021, 14:22
  • 20 novembre, 20:04
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PP del 09.07.21; il servizio di Darco Degrussa

RSI Info 09.07.2021, 14:15

  • ©Tipress
Di: CSI/SP 

Fino a 120 litri al metro quadrato di pioggia in 12 d'ore e chicchi di grandine, che nella Capriasca hanno raggiunto i 4-5 centimetri di diametro, con fortissime differenze regionali che però non hanno risparmiato l'agricoltura. È il bilancio dell’evento meteorologico che ha colpito giovedì il canton Ticino.

“La parte più colpita è stata verso nord del piano di Magadino – spiega alla RSI Andrea Zanini, presidente dell'Associazione orticoltori ticinesi. – Lì i danni sono totali. Ci hanno tenuto con il fiato sospeso anche i canali di drenaggio del piano, che hanno rischiato di esondare come 13 anni fa. Se i canali fossero esondati avremmo avuto problemi anche per tutte le colture protette”.

Un pensiero, dopo un evento del genere, va anche alla viticoltura. Mirto Ferretti, presidente di Federviti, conferma che la grandine ha casuato molti danni nei vigneti non protetti. “L’epicentro – spiega Ferretti – si può dire che è stato la città di Bellinzona, con danni nelle zone limitrofe verso Arbedo e la Mesolcina. Se non c’è nessuna protezione questa volta l’intensità della grandinata ha defoliato la vite facendo danni totali. Un vigneto storico come quello di villa dei cedri è stato completamente devastato dalla grandinata”.

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La conta dei danni

Il Quotidiano 09.07.2021, 21:30

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