La Confederazione ha preso contatto con le autorità italiane per risolvere il problema delle multe e dei sequestri di veicoli di servizio con targhe svizzere affidati a lavoratori frontalieri.
La conversione in legge del decreto sicurezza in Italia, infatti, vieta a cittadini italiani di guidare automobili con targhe elvetiche. Decreto che secondo il consigliere nazionale Fabio Regazzi (PPD/TI) penalizza soprattutto le piccole e medie imprese ticinesi.
Nella sua risposta al quesito sollevato da Regazzi, il Consiglio federale si dice al corrente dell'inghippo, ossia delle misure introdotte dall'Italia in materia di codice della strada. Le autorità, tramite l'ambasciata svizzera a Roma, hanno preso contatto con varie istituzioni italiane onde evitare "potenziali implicazioni negative per le ditte svizzere che affidano un veicolo aziendale a un loro collaboratore frontaliere". Sono previsti al riguardo altri incontri con "l'obiettivo di mitigare questi effetti".
ATS/M. Ang.