Ticino e Grigioni

Frontalieri nel nuovo regime fiscale: le cifre

In Ticino sono oltre 10’000 quelli a cui si applica il nuovo accordo sull’imposizione - I loro dati sono stati trasmessi oggi all’Italia dalla Divisione delle contribuzioni

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Inviati all'Italia i dati dei frontalieri, sono oltre 10mila

Il Quotidiano 20.03.2025, 19:00

Di: Quotidiano-Davide de Nigris/RSI Info 

In Ticino sono più di diecimila i “nuovi” frontalieri, ovvero quelli con contratti di lavoro successivi all’entrata in vigore del nuovo accordo con l’Italia sull’imposizione fiscale: un’intesa che sostituisce quella risalente al 1974 e che evita la discussa doppia imposizione.

La Divisione delle contribuzioni del cantone ha trasmesso all’Italia proprio oggi, giovedì, i dati di questi frontalieri, in funzione della tassazione per il 2024. Per la Divisione si è trattato di una prima storica e anche “di un grande lavoro di raccolta dati” su più versanti, rileva ai microfoni del Quotidiano il suo direttore Giordano Macchi. Per la precisione sono 10’167 i nuovi frontalieri arrivati in Ticino dopo il 17 luglio del 2023, quando il nuovo accordo entrò in vigore. La massa salariale a essi riconducibile è di circa 227 milioni di franchi, mentre il totale dell’imposta trattenuta ammonta a quasi 13 milioni.

Andando più nel dettaglio, si deve tecnicamente parlare di casi: e questo, spiega Macchi, “perché un lavoratore potrebbe avere” un impiego “a metà tempo presso un datore di lavoro A e” un altro “metà tempo presso un datore di lavoro B”. Alle autorità italiane sono stati quindi trasmessi 21’000 casi: “10’000 sono frontalieri” collocati “in fasce ai sensi dell’accordo”, mentre “i rimanenti 11’000 no”.

Per queste ultime posizioni si tratta di lavoratori tassati alla fonte al 100%, che generano una massa salariale di circa 420 milioni di franchi e un’imposta trattenuta di 40 milioni. Non sono considerati frontalieri per le seguenti ragioni: non rientrano quotidianamente a domicilio, oppure esulano dalla fascia di 20 chilometri dal confine stabilita dal nuovo accordo, oppure ancora non rientrano nella vecchia lista dei comuni che per il Cantone fa stato.

I tempi sono ancora prematuri per trarre un primo bilancio del nuovo accordo. Tuttavia, secondo Macchi, si sta procedendo nella giusta direzione. Anche solo considerando che oggi per i nuovi frontalieri si trattiene l’80% delle imposte alla fonte, mentre se si dà ristorno del 40% si tiene soltanto il 60%.

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