Ticino e Grigioni

Gobbi: "Più controlli negli stadi"

Il capo del Dipartimento istituzioni ha incontrato i responsabili dei più importanti club sportivi del cantone

  • 2 maggio 2018, 20:18
  • 23 novembre, 01:38
00:59

Gobbi: "Più controlli negli stadi"

RSI Info 03.05.2018, 18:49

Controlli di identità negli stadi entro settembre. È quanto auspicato dal capo del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi, che ha incontrato mercoledì a Bellinzona i responsabili dei più importanti club sportivi del cantone. Bisognerà però definire le modalità e capire quanto andranno a pesare sulle finanze delle squadre.

Alcuni passi sono già stati fatti, basti citare come esempio il sequestro domenica a Cornaredo di 62 fumogeni tra i tifosi del San Gallo. Sono inoltre state 15 le procedure di identificazione degli ultras avviate negli ultimi mesi. Episodi come il lancio dei fumogeni avvenuti in gara 7 della finale di hockey, confermano però che bisogna fare di più, e una via, secondo Gobbi, è quella dell'identificazione dei tifosi.

Le società hanno fatto evidentemente i loro distinguo - ha dichiarato Gobbi - Bisogna capire se deve essere applicato solo al settore ospiti, se per il calcio ci sono misure differenti..."

"Posso immaginarmi - ha dichiarato Michele Orsi, direttore generale dell'Hockey Club Ambrì Piotta - che chi sa di essere identificato probabilmente prima di compiere delle azioni assolutamente non adeguate vorrà riflettere su quello che fa".

Il dipartimento farà delle proposte entro i prossimi mesi, ma a preoccupare sono anche i costi, come dichiarato dal direttore generale del Football club Lugano Michele Campana: "Chiaramente il lato finanziario ci preoccupa ma siamo anche noi concordi comunque che l'identificazione sia probabilmente il principale deterrente".

CSI/Bleff

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