Nei Grigioni, dal 15 dicembre, l’offerta di trasporti pubblici sarà ampliata sia a livello locale, sia verso i Cantoni e i Paesi limitrofi. Questo mercoledì i rappresentanti delle istituzioni e delle aziende hanno presentato a St. Moritz le novità, che riguardano sia gli autobus sia la ferrovia.
Dalle strade...
I passeggeri dei mezzi pubblici aumentano in tutto il cantone. In Engadina la risposta delle aziende viaggia su corse dei bus più frequenti e su nuovi collegamenti nella regione da e verso la Lombardia. “I cambiamenti principali per questa zona”, ha spiegato Christian Kindschi di AutoPostale, “sono le corse che partono in direzione di Chiavenna dalle 6 alle 20, ogni ora, e in direzione opposta già dalle 5. Il nuovo piano è orientato a una maggiore attrattività dei nostri servizi per i turisti, la popolazione locale e i frontalieri”. Con i nuovi Expressbus, inoltre, il viaggio si accorcerà di un quarto d’ora.
...alle ferrovie
Per la Ferrovia Retica, poi, la riduzione delle corse di inizio anno dovuta alla carenza di macchinisti è un brutto ricordo: “Abbiamo avuto fino a 50 conducenti in formazione contemporaneamente”, spiega Tobias Arnold, responsabile produzione Ferrovia Retica, “e con il cambiamento dell’orario possiamo revocare le misure in modo da tornare alla situazione di normalità”.
Tra due settimane sarà potenziata l’offerta in Prettigovia e in Surselva. Il Cantone vuole potenziare anche l’offerta verso nord. “Con l’orario 2025 noi possiamo migliorare nettamente il collegamento con gli altri Cantoni”, ha detto Thierry Müller, responsabile dei trasporti pubblici grigionesi, “ad esempio con una cadenza semioraria dei treni da Coira a San Gallo e di conseguenza accorciare il tempo di percorrenza per Monaco di Baviera di mezz’ora”.
“Attenzione ai tagli”
Tutto questo dal 15 dicembre. Pochi giorni dopo il Consiglio nazionale discuterà anche di finanziamento ai trasporti. “Con il preventivo del 2025 si propone di risparmiare 7,7 milioni per i trasporti pubblici”, spiega Anna Giacometti, della commissione finanze del Consiglio nazionale. “Non sono ancora grandi cifre ma bisogna stare attenti: se andiamo a ridurre i trasporti pubblici nelle zone periferiche facciamo un grande sbaglio”. La decisione del Parlamento arriverà nel corso della sessione invernale.