Quest'inverno nei Grigioni invece della neve a fioccare sono le richieste di lavoro ridotto presentate dai gestori degli impianti di risalita e dagli esercenti dei comprensori sciistici. La crisi, provocata dalla mancanza di materia prima, nelle stazioni invernali è profonda. I comprensori sono aperti, ma in modo solo parziale e, date le condizioni, di visitatori se ne vedono pochi, tanto in pista quanto nei ritrovi pubblici. Tanto che molti imprenditori si sono rivolti al cantone chiedendo la concessione di aiuti per mancanza di clientela dovuta alle condizioni meteo.
Non risultano licenziamenti, ma le domande di indennità per lavoro ridotto presentate dai responsabili delle funivie e dai ristoratori di diverse località montane dei Grigioni hanno raggiunto livelli record. Le aziende toccate sono state 16 per il mese di dicembre e 13 per gennaio, per un totale di 275 e 158 dipedenti coinvolti. Sono numeri che all'Ufficio per l'industria, arti e mestieri e lavoro non si vedevano da tempo. L'ultima volta che il cantone si era ritrovato a dover gestire una simile mole di domande, ha affermato alla RSI il capo ufficio Gian Reto Caduff, è stata nell'inverno 2016, quando (proprio come quest'anno) si erano avute pochissime precipitazioni e temperature elevate.
Le istanze presentate sono quasi integralmente accolte in via preliminare, ma ciò non significa che verranno poi concesse le indennità previste per far fronte a un calo temporaneo del lavoro e a mantenere i posti di lavoro. I criteri per accedere a questi contributi speciali sono assai severi. I richiedenti devono dimostrare di avere subito, a causa del calo della clientela, una riduzione della cifra di affari, rispetto alle stagioni precedenti, di almeno il 75%. Inoltre i primi 10 giorni di inattività totale o parziale non danno diritto a indennità. Il cantone ha tre mesi di tempo per stabilire se e in che misura verranno concessi i sussidi e finora non ne sono ancora stati versati.
La speranza è che la situazione migliori nell'ultima parte della stagione. Nelle ultime settimane la meteo ha dato una mano, ma l'apertura completa dei vari comprensori al momento appare ancora lontana.