I Grigioni continuano ad essere confrontati ad un numero elevato di contagi da coronavirus. Anche sabato le autorità sanitarie cantonali hanno reso noto di aver registrato oltre 100 nuovi casi nell'arco di 24 ore. Un dato che si mantiene costante da alcuni giorni e che ha portato il totale dei contagi da inizio pandemia a superare quota 18'000.
Nell'ultima settimana la curva dei casi attivi si è impennata, assumendo un andamento simile a quello che aveva un anno fa, all'inizio della seconda ondata pandemica. Attualmente le persone ritenute potenzialmente contagiose e pertanto poste in isolamento sono 673. Quelle in quarantena sono invece 959. Le regioni maggiormente toccate sono quelle dei principali centri urbani retici: Coira, Landquart e Davos. Nelle zone periferiche invece il virus circola di meno. Nelle regioni Bernina e Engadina Bassa non sono emerse nuove positività.
Anche nella giornata di venerdì si è però assistito a un miglioramento della situazione negli ospedali. Due dei 15 pazienti ricoverati nei reparti di cura sono stati dimessi. Nelle unità di terapia intensiva vi sono invece sempre 5 persone, 4 delle quali sottoposte a respirazione artificiale.
Nel frattempo la campagna vaccinale, anche nei Grigioni, continua a perdere velocità. Alla vigilia della settimana di azione nazionale e all'avvio delle somministrazioni di richiamo, con una media quotidiana di dosi somministrate scesa attorno a 250, ha toccato il suo minimo da quando i preparati di Pfizer e Moderna sono disponibili in quantità sufficienti a coprire la richiesta. Le persone completamente vaccinate sono poco più di 130'000 pari al 65% della popolazione.
I Grigioni parlano di quinta ondata
Il Quotidiano 03.11.2021, 20:00