I cittadini grigionesi sono di nuovo chiamati a votare in assenza di oppositori al tema in discussione. Come per l'ultima occasione si tratta di un credito. Dopo quello approvato a novembre per il nuovo tribunale d'appello, la chiamata alle urne del 12 marzo riguarda 180 milioni di franchi per l'ampliamento della Scuola universitaria professionale.
È ormai da una decina di anni che nei Grigioni si discute di un possibile ampliamento degli spazi e della realizzazione di un vero e proprio campus per quella che allora era denominata Scuola universitaria per la tecnica e l'economia (UTE), poi diventata, dopo essersi resa indipendente dalla SUP della Svizzera orientale, la Scuola Universitaria Professionale retica. Finalmente lo scorso ottobre il Gran Consiglio ha approvato il credito di 180 milioni di franchi, di cui una trentina a carico della Confederazione. Investimento approvato all'unanimità: 110 favorevoli, nessun contrario e nemmeno un astenuto. Visto questo consenso, c'è da chiedersi perché lanciare una campagna in vista del voto.
"Il prossimo 12 marzo non ci saranno votazioni federali - spiega Jürg Kappeler, presidente del comitato di sostegno, ai microfoni della RSI - La partecipazione potrebbe così essere molto bassa favorendo, succede spesso, chi dice sempre comunque no a qualsiasi cosa. Bisogna evitare che questa parte dei votanti diventi maggioranza perché questo progetto ha un'importanza fondamentale per il Cantone. Non si può rimanere con le mani in mano. Il nuovo campus è decisivo per il futuro dei Grigioni".
Ampio sostegno al progetto
A sostenere il progetto, oltre a tutte le formazioni politiche attive nel Cantone, dall'UDC al PS e alle associazioni economiche, si è formato un comitato composto di rappresentanti di vari ambienti professionali e sociali, come il CEO della Hamilton Andreas Wieland, che evidenzia come per l'economia e l'industria retica in particolare, la SUP sia importante per formare lavoratori specializzati, in particolare ingegneri.
La stessa cosa vale per il turismo, che genera circa un terzo del prodotto interno lordo retico. Come annota Valérie Favre Accola, "la SUP Grigioni forma la manodopera che serve a creare un settore turistico forte come inventori di offerte, gestori dei prodotti. Persone che fanno evolvere il turismo, che adottano strategia per il futuro.
Il favore anche delle periferie
Malgrado la Scuola universitaria professionale retica abbia la sua sede a Coira, anche chi vive e lavora in periferia, come il sursilvano Kevin Brunold, si batte affinché dalle urne esca un "sì" convinto a favore del credito, perché la SUP, con le sue estensioni regionali, come in Bregaglia e in Sur Selva, con il laboratorio delle innovazioni "si sposta ed è presente nelle periferie, portandovi valore aggiunto e diversi vantaggi. E dunque un ampio fronte quello che si batte a favore di questa importante spesa 180 milioni, di cui 30 a carico della Confederazione, destinata a dare una nuova sede alla Scuola universitaria professionale dei Grigioni.