La campagna in vista del rinnovo del Gran Consiglio retico del prossimo 15 maggio, il primo secondo il sistema (bi)proporzionale, è lanciata. Lunedì è scaduto il termine per il deposito delle candidature. Diventeranno ufficiali, espletate le verifiche formali, l'8 marzo con il sorteggio delle liste e la comunicazione dei nomi di tutti i candidati che si presentano nei 39 circondari elettorali in cui è suddiviso il cantone, sei dei quali nelle valli grigionitaliane: Bregaglia, Brusio, Calanca, Mesocco, Poschiavo e Roveredo.
I principali partiti, date le peculiarità del nuovo sistema elettorale con doppia ripartizione (a livello cantonale e nei circoli) e sbarramento al 3% miravano a presentare liste complete con un totale di 120 candidati, pari al numero dei seggi da attribuire. Un esercizio che, stando agli annunci fatti poco dopo la scadenza del termine, sarebbe riuscito solo all'Unione democratica di centro, l'unica tra le principali forze politiche grigionesi a non avere un seggio in Governo. Il Partito socialista con i Verdi ne avrebbe riuniti 117 con un 50% di candidature femminili e diversi giovani. L'Alleanza del Centro sarebbe a 110 nominativi, mentre per i Liberali in lizza figurerebbero 98 candidati con il 12% della sezione giovanile. I Verdi Liberali, da parte loro, presenterebbero 46 persone con l'obiettivo di ottenere almeno 5 seggi per poter formare un gruppo parlamentare.
L'elezione del Consiglio di Stato si terrà invece sempre con il sistema maggioritario. In lizza ufficialmente ci sono sei candidati per cinque seggi con tre uscenti che si ripresentano (Mario Cavigelli e Christian Rathgeb hanno raggiunto la durata massima dei loro mandati). Il Centro cercherà di mantenere la maggioranza assoluta affiancando Carmelia Maissen agli uscenti Marcus Caduff e Jon Domenic Parolini. Il PS punta alla riconferma di Peter Peyer. Il PLR può contare su Martin Bühler. L'UDC tenta invece il colpaccio con Roman Hug.