Nei Grigioni è iniziato il conto alla rovescia per la doppia sfida del maggio prossimo: il rinnovo del Governo e del Gran Consiglio e i partiti sono pronti ai blocchi di partenza.
L’UDC, fin ora sfavorita dal sistema maggioritario, conta di approfittare a piene mani dal cambiamento di sistema d’elezione
“Noi abbiamo due obiettivi: un seggio in governo e al contempo raddoppiare la nostra forza in parlamento” dichiara alla RSI il presidente dei democentristi retici Roman Hug. Passare da 10 a 20 deputati quindi e, dopo due tentativi falliti, tornare in governo. È dalla scissione del 2008 che ha portato alla nascita dell’Partito borghese democratico che l'UDC è fuori.
Anche la concorrenza ha le idee in chiaro. La sinistra vuole infatti confermare il suo posto in Governo e crescere, rimanendo più forte dell'UDC nel legislativo. “Il nostro obiettivo è di trovare 120 candidature valide per essere una vera alternativa per tutte le grigionesi e i grigionesi, per questo ci siamo alleati con i verdi per le elezioni del Gran Consiglio”, afferma il presidente dei socialisti grigionesi Andri Perl.
I liberali radicali hanno già presentato una rosa di candidati per il governo e sono pronti al confronto. “L’obiettivo del PLR è mantenere il numero di seggi attuali in Governo e Parlamento. Siamo però coscienti che con il nuovo sistema proporzionale per il Gran Consiglio, mantenere i quasi 40 seggi non sarà facile”, afferma il presidente Bruno Claus.
Accanto ai piccolissimi verdi liberali, solo il primo partito grigionese non ha ancora scoperto le sue carte. L'Alleanza di centro, nata ufficialmente solo tre mesi fa, è chiamata a difendere la sua maggioranza assoluta in Governo e quella relativa in Parlamento.
“Le incognite legate all’elezione del Gran Consiglio sono molte e non conosciamo ancora la meccanica del nuovo sistema elettorale. – sostiene il presidente Kevin Brunold - Per il momento si possono solo fare delle congetture. Noi ci concentriamo sulla ricerca dei 120 candidati necessari per riempire le liste e qui siamo ben posizionati”.
“L’esito è imprevedibile”
Su una cosa sono tutti d’accordo: il nuovo sistema elettorale per il gran consiglio e i due posti vacanti in governo rendono l'esito imprevedibile: "Non sarà una passeggiata. – afferma il presidente PLR Claus - Ci vuole una preparazione molto diversa e soprattutto dobbiamo iniziare molto prima con la campagna elettorale".
Per il socialista Perl “la grande differenza, rispetto al passato, è che in ogni singolo circolo elettorale dovremo fare campagna elettorale. Non ci saranno più le elezioni scontate, in cui già prima dello scrutinio si sa già chi sarà eletto”
In casa UDC il presidente Hug afferma invece: “Quello che vedo già ora è la nuova energia e la voglia di impegnarsi per il partito. Come tale la campagna elettorale è già ora l’occasione di incontrare gente nuova per progettare il futuro del cantone.
Per il presidente dell’Alleanza di Centro Brunold, infine, “le possibilità di fare un buon risultato sono intatte, ma per conoscerne l'esito dobbiamo aspettare l’anno prossimo”.
Quel che è certo è che la politica grigionese è in fermento, in vista dell’appuntamento elettorale del 15 maggio del 2022.