Nei Grigioni, la stagione sciistica è alle porte. In diversi comprensori gli impianti di risalita aprono tra oggi e domani. Tra gli operatori del settore c'è grande attesa, ma - dopo due stagioni segnate dal Covid - anche quest'anno non mancano le insidie, provocate soprattutto dai costi dell’elettricità e dal rischio di una penuria energetica.
Per tutti, la via da seguire è la stessa: quella dell’oculatezza. E così, nei Grigioni l’appello lanciato dall'associazione mantello nazionale Funivie svizzere è stato raccolto da tutti o quasi i gestori degli impianti di risalita. C'è anzi chi si è mosso in anticipo annunciando una serie di misure puntuali finalizzate al risparmio energetico. È il caso delle Funivie Splügen-Tambo, che tra le altre cose, hanno deciso di accorciare leggermente la durata della stagione invernale.
Il via ufficiale per la stagione, ci spiega il direttore Hacher Bernet, è così fissato per il 24 dicembre: rispetto all’anno scorso, l’esercizio si ridurrà di una settimana. Una misura che non crea grossi contraccolpi e al contempo permette di contenere il consumo di energia. Ma non è l'unico provvedimento deciso a Splügen: “I servizi igienici verranno privati dell’acqua calda, mentre all’esterno della stazione di partenza l’illuminazione verrà spenta”, aggiunge Bernet.
Nonostante gli sforzi fatti per ridurre l'utilizzo di gas e corrente elettrica anche a Splügen si è reso necessario un ritocco verso l'alto dei prezzi: le giornaliere quest'anno costeranno 55 franchi, tre in più dell'inverno scorso.
Un sacrificio sopportabile per la clientela, secondo il direttore delle Funivie Splügen Tambo, che, come in passato, confida di accogliere numerosi sciatori dal Ticino.