La figura del giudice supplente, salvo per il Tribunale penale cantonale e per la Camera di appello e revisione penale, deve essere abolita. Lo ha deciso il Gran Consiglio ticinese, che martedì ha accolto, con 45 voti favorevoli, 34 contrari e 3 astenuti, un’iniziativa parlamentare generica in questo senso, presentata dalla deputata Michela Delcò Petralli.
Due le tesi a confronto: per la maggioranza “oltre all’aumento della spesa pubblica, l’incremento dei giudici supplenti, eletti tra gli avvocati attivi nel cantone, rischia di creare un aumento di conflitti di interesse minando alla base i principi del nostro sistema giudiziario”.
Per la minoranza la decisione è prematura, perché la misura di portare il numero dei giudici supplenti da 12 a 27 risale al 2014. Inoltre il mandato di quelli in carica scade a maggio e il concorso è già chiuso. Infine per ovviare a possibili conflitti di interesse va imposto che il giudice supplente non possa operare su incarti che riguardano avvocati o persone con cui ha già avuto a che fare in ambito professionale.
SP