Gli stabilimenti balneari ticinesi sono pronti a dare il via alla stagione. Proprietari e gestori già sanno che, da un punto di vista finanziario, sarà deficitaria, ma hanno una gran voglia di accogliere la clientela. Il problema è che a causa delle restrizioni introdotte per la pandemia (un po’ come capita ai campeggi) non sanno ancora quando potranno farlo.
Christophe Pellandini ritratto davanti alla vasca olimpionica nel 2015 quando assunse la direzione del CBR
“Speriamo che il Consiglio federale il 27 maggio annunci che potremo aprire nei primi giorni di giugno“, ha affermato il direttore del Centro balneare regionale di Locarno Christophe Pellandini che, intervista ai microfoni di Albachiara, ha assicurato che tutto è già a punto. Quanto si poteva fare, nelle ultime settimane è stato fatto.
L’estate, nelle strutture che nonostante le incertezze riapriranno (alcune resteranno chiuse come già deciso, per esempio, dall’Arena sportiva della Capriasca per il suo centro balneare), sarà sicuramente particolare.
Piscine, Tesserete getta la spugna
Il Quotidiano 12.05.2020, 21:00
Il piano di protezione elaborato in vista della riapertura contempla numerose misure per garantire il rispetto del distanziamento sociale e delle norme igieniche tanto nelle piscine (corsie, numero massimo di nuotatori ecc), quanto nelle aree d’accoglienza (nessun assembramento anche nei prati, divieto d’uso degli asciugacapelli ecc). Avranno un impatto sui frequentatori fin dalle entrate, ma anche sul personale che sarà chiamato a svolgere i controlli. Un compito che non potrà essere affidato ai bagnini (impegnati nel garantire la sicurezza in acqua) e ai collaboratori amministrativi. Pertanto, ha spiegato Christophe Pellandini, è già stato previsto un potenziamento dell’organico per accogliere nel migliore dei modi i residenti e i turisti che sceglieranno il Ticino quale meta estiva.