Il Governo retico è uscito confortato dal dibattito sulla gestione della pandemia che ha animato la prima giornata dei lavori del Parlamento, tornato a riunirsi dopo quattro mesi. Gli argomenti da affrontare in relazione al coronavirus si sono però rivelati tali e tanti che la conclusione dell’esame del pacchetto Covid-19 è stata rinviata a martedì mattina. I consiglieri di Stato e i deputati grigionesi, dopo aver reso omaggio alle 50 vittime del coronavirus (tra cui l’ex consigliere di Stato Bernardo Lardi) e a chi è stato al fronte nell’affrontare l’emergenza, hanno esaminato punto per punto quanto successo da febbraio. In generale l’operato del Governo che ha urgentemente approvato lo stanziamento di 85 milioni di franchi è stato valutato positivamente. Non sono però mancate talune critiche, concernenti soprattutto la comunicazione in lingua italiana, da alcuni giudicata troppo scarsa vista la gravità della crisi nelle quattro valli, soprattutto durante le prime settimane della pandemia. Una carenza che l'Esecutivo ha ammesso, sottolineando come l’informazione in più lingue sia stata una delle sfide più difficili da affrontare.
Il Gran Consiglio, riunito eccezionalmente alla Stadthalle di Coira, prima di affrontare l’esame dei vari provvedimenti e dei relativi crediti, ha ascoltato le relazioni dei cinque consiglieri di Stato che hanno fornito una sorta di resoconto di quanto vissuto e fatto nei rispettivi dipartimenti dalla metà di marzo per minimizzare, nel limite del possibile, l’impatto del diffondersi del coronavirus. Il presidente Christian Rathgeb ha annunciato che il 2020 si chiuderà con un disavanzo e che gli effetti economici della crisi si faranno sentire anche nei conti del 2021 e successivi. “Tutte le buone prospettive sono andate a gambe all’aria” ha affermato. La misura delle conseguenze per la sanità, la socialità, l’educazione e l’economia sono state chiarite dai colleghi di Governo. Nel suo rapporto il direttore della sicurezza Peter Peyer che ha annunciato, tra l'altro, che la polizia ha emesso 16'000 franchi di multe per violazioni all'ordinanza Covid. Il Governo sta valutando la possibilità di devolvere il denaro raccolto ad un'organizzazione umanitaria o a un istituto di beneficenza, com'è stato fatto in Ticino.
“Non è ancora finita”, ha sottolineato lo stesso Peter Peyer, quale titolare della sanità grigionese, criticando l'atteggiamento delle casse malati.
Il Gran Consiglio retico e il virus
Telegiornale 15.06.2020, 22:00