Ticino e Grigioni

Il Giardino dei Giusti a Lugano

La città è la prima in Svizzera a celebrare chi ha salvato vite durante i genocidi e non si è piegato ai totalitarismi

  • 26 aprile 2018, 12:08
  • 23 novembre, 01:42
Veduta del Parco Ciani con la Villa

Veduta del Parco Ciani con la Villa

  • Ti-Press / Ely Riva

Lugano è la prima città svizzera ad avere un Giardino dei Giusti. Quattro gli alberi che saranno piantumati giovedì pomeriggio al Parco Ciani, nell’area situata fra la Biblioteca Cantonale ed il Ceresio, in onore di Guido Rivoir (impegnato per i profughi della dittatura cilena negli anni Settanta del Novecento e nella loro accoglienza nel Cantone Ticino), don Francesco Alberti (giornalista impegnato strenuamente nella denuncia del nazifascismo) e Carlo Sommaruga con la moglie Anna Maria Valagussa (che offrirono protezione a numerosi ebrei perseguitati durante il secondo conflitto mondiale). Persone che con il loro agire, a rischio della propria incolumità, salvarono moltissime persone.

Il Giardino dei Giusti rappresenta la responsabilità degli esseri umani di fronte al male estremo e ricorda tutti i genocidi, non solo quello a danno degli ebrei (perpetrato da nazisti e fascisti prima e durante la Seconda Guerra Mondiale), ma anche, ad esempio, quello armeno, in Ruanda, in Cambogia, le varie pulizie etniche.

RG/Daniela Giannini/M. Ang.

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