Bloccare 25 milioni di franchi, una parte dei ristorni fiscali dei frontalieri che dovrebbero essere versati a fine giugno, a favore di opere transfrontaliere in materia di viabilità e ambiente.
Questa la proposta inviata dal presidente del consiglio di stato Claudio Zali ai colleghi di governo che potrebbero trovarsi la prossima settimana per discutere il dossier, come anticipato questa mattina dal Corriere del Ticino.
Il direttore del dipartimento del Territorio ha ribadito alla RSI che la lettera inviata al resto dei colleghi di Governo, oltre al cenno sulla lunga attesa inerente la firma sull'accordo fiscale, elenca una serie di situazioni legate a traffico e ambiente che attendono da tempo soluzione in Italia. Il versamento dei 25 milioni bloccati sarebbe quindi vincolato a fatti concreti volti a risolvere queste situazioni.
Tra queste situazioni in attesa di risoluzione vi sono inquinamento delle acque a Porto Ceresio, ma anche i lavori di risanamento della statale 34 del lago Maggiore, dove lo scorso anno perse la vita per una frana un motociclista ticinese, e quelli relativi alla statale 337 della Valle Vigezzo, dove a perdere la vita a inizio aprile è stata una coppia ticinese. Ma ce ne sono anche altre. Per ogni situazione c'è una valutazione dei possibili costi, in parte studiati in seno al dipartimento del territorio. Il picco è rappresentato dai 15 milioni stimati per i lavori in Valle Vigezzo.
Come detto, il Governo non ne ha ancora discusso al proprio interno. Dovrebbe farlo la settimana prossima e lo stesso presidente Zali non ha voluto esprimersi al momento per motivi di collegialità.
CSI
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CSI 18.00 del 09.05.2018 Il servizio di Alberto Tettamanti
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