Nei giorni in cui ai valichi si sta facendo il censimento delle auto dei frontalieri che passano per poi approntare una mobilità sostenibile, fortemente voluta dal Cantone, arriva una doccia gelata sul tema: il bando di concorso del progetto LUPO tra Società Navigazione del Lago di Lugano e l'autorità di Bacino, come Enti capofila, non ha ricevuto il nulla osta per i finanziamenti utili a proseguire la sperimentazione a causa di un vizio formale.
L’idea dei due partner era quella di incentivare e promuovere una mobilità alternativa, anche per i lavoratori pendolari che dal Varesotto potevano raggiungere la nuova stazione di Porto Ceresio e, da lì, imbarcarsi verso il Ticino. L’inizio della sperimentazione non ha registrato grandi afflussi, con numeri che sono però cresciuti nel corso del tempo. Per mettere in piedi questo percorso sono stati effettuati studi, ricognizioni dei bisogni di chi si sposta e non solo per lavoro.
C’è rammarico in Italia, sia nei comitati che hanno sostenuto l’idea sia nella compagine amministrativa che sperava in un riconoscimento diverso per il contributo che questa piattaforma poteva dare al Malcantone, al Luganese ed allo stesso varesotto in termini di “sgravamento” di traffico di automobili. Poteva essere una prima sperimentazione di mobilità dolce integrata della Regio Insubria.
sdr