Ticino e Grigioni

Il Maira fa un po' meno paura

Proseguono in Val Bregaglia i lavori per lo sgombero dei detriti; occhi puntati sulla montagna per il timore di nuovi smottamenti

  • 2 settembre 2017, 20:10
  • 23 novembre, 04:26
Quel che resta di Bondo

Quel che resta di Bondo

  • Davide Paggi

I lavori di sgombero dei detriti delle colate degli scorsi giorni sono ripresi con maggior vigore nella regione di Bondo, nei Grigioni. Il livello del fiume Maira è diminuito, ma gli occhi delle autorità sono rivolti alla montagna, visto che nuove frane non sono escluse.

Proseguono i lavori per ripristinare la viabilità in Val Bregaglia

"In caso di una nuova colata detritica, la regione esposta al pericolo deve poter essere evacuata in quattro minuti", ha dichiarato Christian Gartmann, portavoce dello Stato maggiore del comune di Bregaglia. Per garantire che le vie di fuga siano libere, sul posto sono al lavoro una cinquantina di persone, ha ricordato Gartmann.

"Nonostante la pioggia e un drastico calo della temperatura, si continua a lavorare per assicurare un deflusso sicuro al torrente Bondasca, quello che negli ultimi giorni ha scaricato a valle un’immane quantità di rocce e fango. Ma si lavora a pieno regime anche nella frazione di Spino per ripristinare il transito sulla vecchia strada cantonale, toccata due giorni fa dalla terza colata di fango, che a detta degli esperti è stata la più importante di quelle scese a valle", ha aggiunto dal canto suo Mirko Priuli, giornalista RSI, ai microfoni delle Cronache della Svizzera italiana (ascolta l'audio allegato).

Solidarietà per Bondo

Giovedì la Catena della Solidarietà ha aperto un conto a favore di Bondo. Le donazioni possono essere effettuate sul sito www.catena-della-solidarieta.ch, attraverso l’applicazione "Swiss Solidarity" o sul conto postale 10-15000-6, con la menzione "Bondo".

ATS/bin

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