La pioggia caduta nella notte tra venerdì e sabato non ha provocato altri disastri permettendo alla Val Bregaglia di tirare un po’ il fiato dopo la grande paura di giovedì.
La zona del distacco della frana sotto il Pizzo Cengalo e ciò che rimane di Bondo, dopo la terza colata di sassi e fango
Luca Della Bitta 01.09.2017, 22:24
Nelle ultime ore non ci sono stati nuovi scoscendimenti o colate di fango verso il fondovalle, garantendo alcune ore di relativa calma a tutti dopo giornate di alta tensione: dagli sfollati agli addetti impegnati nello sgombero del materiale che ha invaso l’intera area alla confluenza tra la Bondasca e la Maira portando altra distruzione nelle frazioni di Bondo, Spino e Sottoponte.
La strada del Maloja liberata dai detriti
Autorità ed esperti di pericoli naturali, ripristinato verso la mezzanotte il collegamento con l’Engadina, hanno pianificato l’avvio dei lavori per liberare la vecchia strada cantonale dalla massa di rocce e fango che ha interrotto l’unica via di comunicazione rimasta con la vicina Val Chiavenna dopo il crollo avvenuto sul Pizzo Cengalo 10 giorni fa. La carreggiata su un lungo tratto è ricoperta da un metro di fango e va consolidata.
Bondo: ripresi i lavori di sgombero - Giovanni Marci/RSI
RSI Info 01.09.2017, 15:12
Il cantiere aprirà oggi, sabato, e, confidando nella clemenza della meteo, si spera possa concludersi nel giro di alcuni giorni. Poi si provvederà agli altri lavori, sperando che il freddo arrivi in fretta dando un po' di stabilità all'enorme quantità di materiale che ancora deve scendere a valle, scongiurando il sempre incombente pericolo di altre devastanti colate detritiche.
Riunione di crisi sabato mattina in Val Bregaglia
In mattinata a sincerarsi della situazione sono nuovamente arrivati sul posto anche i consiglieri di Stato Mario Cavigelli e Christian Rathgeb.
Diem/RG 08.00