Luci che rallegrano l'inverno, giornate che riprendono ad allungarsi e gioia a cui indirettamente partecipa anche chi non è cristiano, come ricordano Elio Bollag, rappresentante della comunità ebraica ticinese, Giovanni Barella presidente dei liberi pensatori e l'imam della moschea di Viganello Radwan Jelassi. Un abitante su cinque, secondo i dati dell'Ufficio cantonale di statistica, oggi in Ticino non ha festeggiato il Natale, perché non credente, musulmano, ebreo o membro di un'altra comunità religiosa. Questo non significa però che non sia stato contagiato dall'atmosfera natalizia.
Il Natale, afferma in particolare Jelassi, dovrebbe essere l'occasione di ricordare valori come amore e perdono portati nella società da Cristo, che anche l'Islam riconosce come profeta, ricorda Jelassi.
CSI/pon