Ticino e Grigioni

Varietà resistenti, il futuro dei vigneti?

In Ticino quasi un vigneto su dieci è coltivato con piante resistenti alle malattie fungine - Sul mercato devono combattere con i classici

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La sfida dei vigneti resistenti

Il Quotidiano 10.03.2025, 19:00

Di: Federica Ciommiento/il Quotidiano 

Accorgersi che le proprie viti sono state colpite da un fungo è qualcosa che nessun agricoltore si augura e per evitarlo c’è chi gioca in difesa, scegliendo i cosiddetti PIWI, vitigni resistenti alle principali malattie fungine. Si tratta di piante che necessitano quindi dell’80% in meno di trattamenti fitosanitari. C’è chi resta scettico e fedele ai prodotti tradizionali e chi invece sperimenta.

In Ticino, quasi un vigneto su dieci è coltivato con varietà resistenti e tra i primi a provarle è stato a Nicola Marcionetti, della cantina Settemaggio, a inizio anni 2000. “Lo stimolo principale è stato quello della ricerca di una miglior sostenibilità della produzione viticola”, spiega ai microfoni del Quotidiano della RSI. L’agronomo ha deciso di iniziare a piantare queste specie su un vigneto collinare a Monte Carasso, la cui cura è molto dispendiosa a livello fisico.

Tra chi si è lanciato più recentemente in questa coltivazione c’è Luca Locatelli, dell’azienda agricola Manimatte di Bellinzona. Una scommessa che necessita di pazienza e coraggio: “Quando si decide di piantare una varietà resistente ci vogliono degli anni prima che entri in produzione e poi bisogna anche capire se questa varietà funziona, e l’idea che si aveva all’inizio è stata giusta. Quindi c’è sia una parte positiva di scoperta, sia un po’ di paura“.

Aiuti da Confederazione e Cantoni

Per promuovere l’utilizzo dei vitigni resistenti, dal 2023 Confederazione e Cantoni devolvono degli aiuti alle aziende che vogliono piantare o convertire parte dei loro vigneti con queste varietà. “Fino ad oggi abbiamo ricevuto una decina di domande di richieste da parte di agricoltori viticoltori che hanno permesso di concedere circa 85’000 franchi”, spiega al Quotidiano Daniele Fumagalli, capo della Sezione dell’agricoltura del Canton Ticino.

A livello federale c’è una lista di vitigni per i quali è possibile richiedere i finanziamenti. Lista che i Cantoni possono decidere di adottare per intero o solo in parte. Si tratta comunque di un processo in divenire che si basa sulle sperimentazioni delle varietà e sulle richieste della filiera vitivinicola.

Ad Agroscope si sperimentano le varietà future

Agroscope, centro di ricerca scientifica della Confederazione, sperimenta da anni centinaia di varietà per trovare quelle in grado di resistere alle malattie. Vengono testati accoppiamenti mirati di piantine che passeranno anche a un esame del DNA, il quale evidenzia la loro resistenza. Le nuove varietà che a livello biochimico dimostrano di essere le più adatte verranno piantate per capire come reagiscono in natura per forse, un giorno, trovare casa anche tra i filari ticinesi.

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