"Sì" alla prima variante proposta dal Governo, ossia ad un abbandono di principio delle misure restrittive attualmente in vigore, ma con la proposta di mantenere in taluni contesti l'obbligo di indossare le mascherine protettive.
Si può riassumere così la risposta del Consiglio di Stato ticinese alla procedura di consultazione avviata dal Consiglio federale sulle modifiche ai provvedimenti legati alla pandemia in Svizzera. L'Esecutivo, in un comunicato diffuso oggi, mercoledì, motiva il suo favore per la prima variante con il contesto epidemiologico caratterizzato da un numero stabile di ricoveri nonostante l'elevato numero di nuovi contagi.
Stop restrizioni, OK dal Ticino
Il Quotidiano 09.02.2022, 20:00
Il mantenimento, almeno temporaneo, delle mascherine negli ambiti nei quali sono già obbligatorie (strutture sanitarie, trasporti pubblici, rivendite, ecc) è tuttavia considerato utile dal Consiglio di Stato per il contenimento dei nuovi contagi. La misura è anche definita poco limitativa per le libertà personali e senza ripercussioni per le attività economiche, sociali e culturali.
Variante 1 sostenuta anche dai Grigioni
Anche i Grigioni sono per una soluzione rapida con l'abrogazione immediata di quasi tutte le misure restrittive.. Il Governo retico ha così reso noto di sostenere la variante 1. Rispetto al Ticino, tuttavia, l'Esecutivo grigionese non ravvisa la necessità "di mantenere l'obbligo delle mascherine sui trasporti pubblici e nel commercio al dettaglio", ha spiegato il ministro Marcus Caduff, visto che la pandemia si sta trasformando in un'endemia.
Misure di protezione, via tutto il 17 febbraio?
Telegiornale 09.02.2022, 13:30