“Il Governo ticinese è favorevole alla proroga dei provvedimenti attualmente in vigore a livello federale, ma ritiene opportuno che essi vengano nuovamente valutati già alla fine del mese di febbraio, prima di un ulteriore prolungamento”. Risponde così il Consiglio di Stato alla consultazione avviata dal Consiglio federale in merito alle norme varate per contrastare la diffusione del Covid-19.
Le decisioni del Consiglio federale
Telegiornale 12.01.2022, 21:00
Il termine di fine marzo, si legge in una nota, viene infatti valutato come “eccessivo”, tenendo anche conto che alcuni scenari presentati sul piano federale prevedono il raggiungimento del picco di contagi alla fine del mese di gennaio”.
In merito ai provvedimenti già in vigore, Bellinzona si dice critica nei confronti dell’obbligo del telelavoro, sottolineando che sarebbe meglio optare per una raccomandazione”, e sostiene l’inattuabilità “di controlli per quanto riguarda le limitazioni delle manifestazioni private in strutture non accessibili al pubblico”, riferendosi al limite di 10 persone per incontri privati quando è presente almeno un non vaccinato.
Il Consiglio di Stato si dice invece favorevole a ridurre la durata dei certificati Covid a 9 mesi, all’estensione dell’obbligo di indossare la mascherina e a rivalutare, vista l’esplosione dei contagi dovuti alla variante Omicron, le priorità per l’accesso ai test.
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