Ticino e Grigioni

"Il carnevale non può aspettare"

Emergenza COVID, i comitati organizzatori: "Le autorità decidano, serve una risposta entro 2 mesi"

  • 21 luglio 2020, 20:04
  • 22 novembre, 18:54
02:10

CSI 18.00 del 21.07.20

RSI Info 21.07.2020, 19:47

  • Ti-Press
Di: CSI/C. Gilardoni/M. Ang. 

Questo è il periodo nel quale, solitamente, si imposta l'organizzazione dei carnevali che animano il cantone. I comitati, quindi, sono in fermento, dicono di non potersi permettere un'attesa per vedere l'evoluzione del virus e si aspettano una decisione chiara da parte delle autorità entro 2 mesi.

Il carnevale di Tesserete è stata la prima grande manifestazione ticinese annullata a causa del coronavirus dopo che il derby di hockey era stato giocato a porte chiuse. Siamo a luglio, il virus continua a preoccupare e tutti i carnevali del cantone si interrogano sul 2021. Al momento l'unica certezza è che si vuole fare fronte comune, spiega ai microfoni della RSI il presidente del Rabadan, Flavio Petraglio. "Siamo in contatto anche con gli altri carnevali della Svizzera italiana perché, secondo me, questo è un aspetto molto importante. Dobbiamo dimostrare compattezza. Può essere una decisione positiva o negativa, può essere una soluzione di mezzo, ma deve essere condivisa. Stiamo ragionando su diversi scenari. Ci siamo posti come limite quello di metà settembre per arrivare a una decisione definitiva anche evidentemente sentendo e coinvolgente le autorità comunali e cantonali".

Si spera che il cantone guidi i comitati con decisioni chiare e per tutti, nel frattempo non si può stare con le mani in mano, sottolinea il presidente del Nebiopoli, Alessandro Gazzani. "Quest'anno siamo fermi con le quattro frecce. Quindi abbiamo deciso di organizzarci comunque nel cercare di pensare o allestire la manifestazione per il prossimo anno, che cadrà anche molto presto, perché Nebiopoli cade alla fine di gennaio. Stiamo cercando comunque di dare normalità ai nostri lavori di organizzazione consci del fatto che sia probabilmente più semplice annullare ciò che abbiamo redatto, piuttosto che andare a correre negli ultimi mesi nell'organizzazione di qualcosa".

Anche i carnevali più piccoli procedono con i preparativi, il loro destino è però legato a doppio filo con quello dei carnevali più grandi. Sacha Tamò responsabile di quello di Cadenazzo: "La nostra decisione è comunque quella di essere un po' solidali con gli altri, nel senso che se i grossi decidono che non si fa, non lo faremo neanche noi, per solidarietà ma anche perché poi diventerebbe ingestibile il nostro carnevale, perché gli assembramenti poi ce li troveremmo noi".

La speranza di avere tra due mesi una decisione chiara che avrà conseguenze su tutte le realtà che gravitano attorno a queste importanti manifestazioni. Anche perché i comitati non stanno lavorando per versioni light, sarà o tutto o niente.

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Carnevale 2021, si deciderà a settembre

Il Quotidiano 21.07.2020, 21:30

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