Nei Grigioni è già tempo di mettersi gli sci. Per esempio nel comprensorio engadinese della Diavolezza, dove la stagione invernale scatterà il 28 ottobre. Nelle settimane seguenti gli impianti di risalita verranno messi in moto anche nelle altre principali destinazioni turistiche del cantone. E in molte località i prezzi delle giornaliere sono in aumento.
“È il costo della vita in generale a essere salito” sottolinea ai microfoni della RSI Marcus Gschwend, direttore di Bergbahnen Graubünden, l’associazione dei gestori delle funivie retiche. “Basti pensare - aggiunge - al rincaro di energia elettrica, carburanti e materie prime, senza tralasciare l’aumento dei tassi di interesse, quello previsto dell’IVA e l’impennata dei premi di cassa malati”. Come tanti altri, anche il settore turistico è dunque inghiottito dalla spirale dei prezzi. E deve fare i conti con l’attuale fase inflazionistica, precisa ancora Gschwend.
“L’offerta è molto ampia: ci sono sia Ferrari sia Fiat Panda”
Impossibile indicare in quale misura, “ma certamente in molti comprensori sciistici grigionesi, i prezzi di giornaliere e abbonamenti per la stagione invernale 2023-24 sono stati adeguati verso l’alto” continua. Tariffe certo non popolari sono state fissate nelle destinazioni più rinomate del cantone. Per uno skipass a Lenzerheide-Arosa un adulto dovrà pagare 89 franchi, a Davos-Klosters 86.
Lo sci è diventato un passatempo troppo caro, soprattutto per le famiglie? Per il direttore di Bergbahnen Graubünden la risposta è negativa: “L’offerta - osserva - è molto ampia e permette ai clienti di scegliere tra destinazioni che propongono giornaliere a 30-35 franchi e altre che arrivano fino a 85 franchi”.
“Dipende da cosa si vuole e ci si può permettere”. Sul mercato, aggiunge Marcus Gschwend, “ci sono sia Ferrari sia Fiat Panda: evidentemente il prodotto di lusso ha un prezzo superiore a quello standard”. E conclude: “Spesso le lamentele sul costo dello sci arrivano da persone che poi vanno a spendere 150 franchi per un concerto di un paio d’ore all’Hallenstadion di Zurigo”.