Il ciclo degli aumenti dei costi sembra non arrestarsi mai, neppure in Svizzera: nel 2024, oltre alla cassa malati, all’elettricità e - spesso - all’affitto o all’ipoteca aumenterà anche l’IVA. È infatti atteso un ulteriore salasso di 200 franchi annui a famiglia, riferiscono oggi l’Aargauer Zeitung e le testate ad essa legate. Che colpirà maggiormente le fasce a basso reddito.
Preventivo 2024, tempo di sacrifici
Il Quotidiano 18.10.2023, 19:35
Oggi l’IVA normale è al 7,7%, quella ridotta (determinati beni, a partire da quelli alimentari) è al 2,5% e quella speciale per il settore alberghiero (è un privilegio fiscale accordato al ramo) è al 3,7%. Da gennaio questi tassi saliranno rispettivamente all’8,1%, al 2,6% e al 3,8%: così ha voluto il popolo, il 25 settembre del 2022, quando ha approvato con circa il 55% di sì il finanziamento supplementare dell’AVS.
Economiesuisse comunque favorevole
L’aumento dell’imposta di 0,4 punti percentuali (per l’aliquota normale) giunge però in un momento quantomeno inopportuno, poiché ha l’effetto di far salire i prezzi, mentre la Banca nazionale svizzera (BNS) sta facendo tutto il possibile per tenere sotto controllo l’inflazione. Tuttavia, nonostante i prevedibili oneri aggiuntivi fiscali e amministrativi per le imprese, Economiesuisse era tra i sostenitori della recente riforma dell’AVS, che non solo ha aumentato l’IVA, ma anche l’età pensionabile delle donne. “La salvaguardia dell’AVS era più importante in tal caso”, ha affermato Frank Marty, esperto fiscale dell’associazione economica.
Colpite più duramente famiglie e persone a basso reddito
Ad ogni modo la novità non riguarderà solo le imprese, ma toccherà ciascun cittadino. “Gli aumenti dell’IVA colpiscono tutti”, sottolinea l’esperto, ma ovviamente non tutti sono colpiti allo stesso modo: in termini assoluti, le famiglie ad alto reddito versano nelle casse dell’IVA tre volte di più di quelle a basso reddito, perché consumano anche di più. In termini relativi, invece, le cose appaiono diverse: “L’aumento dell’IVA colpisce più duramente le famiglie a basso reddito”, fa presente Marty. Lo scarto non è indifferente: chi guadagna bene sarà gravato circa nella misura dello 0,15%, chi invece ha la busta paga più leggera si vedrà decurtare lo 0,24%.
L’accresciuto balzello arriva in un momento di crescita generale dei prezzi. Attualmente (dato di settembre) l’inflazione in Svizzera è all’1,7%: ma per l’insieme dell’anno gli esperti di banche, istituti congiunturali, BNS e Segreteria di Stato dell’economia (SECO) si aspettano un valore medio compreso fra il 2,2% e il 2,7%. Intanto i salari non tengono il passo con l’inflazione: nel 2022 i lavoratori dipendenti in Svizzera hanno subito la più grave perdita di potere d’acquisto dai tempi della Seconda Guerra mondiale.
RG 12.30 del 27.09.2023 Il servizio di Johnny Canonica
RSI Info 27.09.2023, 12:36
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