Ticino e Grigioni

Il caso Airlight verso l'appello

L’accusa e la difesa dell’unico imputato condannato intendono ricorrere contro la sentenza di primo grado

  • 16.04.2023, 18:30
  • 20.11.2024, 11:30
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Il caso Airlight verso l'appello

Il Quotidiano 16.04.2023, 19:00

  • archivio tipress

Il caso della Airlight di Biasca non è ancora chiuso. Sia l’accusa, sia la difesa dell’unico imputato condannato hanno infatti presentato annuncio di appello, riservandosi così la possibilità di ricorrere contro la sentenza emessa nei giorni scorsi.

La vicenda, come noto, ruota attorno alle disavventure del gruppo, che nel 2017 fallì mentre stava sviluppando, in Marocco, un avanguardistico progetto per lo sfruttamento dell’energia solare. I debiti accumulati arrivarono a superare i 25 milioni di franchi. Una trentina i dipendenti rimasti a casa.

Quattro delle cinque persone comparse alla sbarra sono state prosciolte. Per gli ex membri del Consiglio di amministrazione la Corte delle Assise Criminali, presieduta dal giudice Siro Quadri, non ha ravvisato responsabilità penali.

L’ingegnere della Airlight è stato invece ritenuto colpevole di amministrazione infedele aggravata e diminuzione dell’attivo in danno dei creditori. Questo per la buona uscita di almeno 200mila franchi che ricevette quando la società versava ormai in condizioni critiche.

13 mesi di carcere (con la condizionale) la pena inflitta al 49enne. Il suo difensore, Pierluigi Pasi, si era battuto per il proscioglimento. Il procuratore pubblico Daniele Galliano aveva chiesto pene fino a tre anni di carcere, parzialmente sospesi.

Francesco Lepori

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