Il trasloco del consolato d'Italia di Lugano nel quartiere Maghetti sembra definitivamente sfumato. Manca ancora l'ufficialità, ma il consolato dovrebbe rimanere fedele alla storica villa, in Via Pelli, che potrebbe però accogliere anche un nuovo inquilino: la Città di Lugano.
Non è facile per il consolato italiano separarsi dalla villa costruita in epoca fascista, anche perché lo stabile è un bene culturale protetto dal Cantone, che ha posto vari vincoli che limitano gli interventi di ristrutturazione non solo all'immobile ma anche alle zone adiacenti.
La città ha quindi discusso col nuovo console italiano in carica da ottobre Mauro Massoni per capire se il trasloco di cui si parlava nel 2017 sia definitivamente arenato.
Un anno e mezzo fa l'idea era di vendere l'edificio e trasferire il consolato nel quartiere Maghetti, dove un tempo c'era il Credito Svizzero. Però quei vincoli che gravano sulla villa erano stati giudicati troppo restrittivi dal potenziale acquirente, e la transazione non era andata in porto.
La villa è però più grande del necessario, si pensa quindi a come sfruttare tutti gli spazi. E l'idea del console Massoni è proprio quella di invitare la Città di Lugano a diventare una sua inquilina. Offerta che la Città intende valutare. Prima Massoni deve però ancora discuterne con il Ministero italiano degli affari esteri.
CSI/redMM