L’inchiesta avviata dalla procura federale è ancora in corso, ma gli accertamenti svolti sin qui non hanno portato a nulla. Nessun elemento è emerso a sostegno delle dichiarazioni di Gennaro Pulice, l’ex killer della 'ndrangheta che dice di avere corrotto un impiegato dell’amministrazione cantonale per ottenere il permesso di dimora.
Pulice aveva risieduto a Viganello tra il 2013 e il 2015. Poi si era trasferito oltre San Gottardo. Arrestato a Lamezia Terme il 14 maggio 2015, aveva spiegato agli inquirenti italiani di avere versato una mazzetta attraverso l’intermediazione di chi curava i suoi affari in Ticino.
Le verifiche, condotte in stretta collaborazione con la procura di Catanzaro, non hanno dato però esito alcuno. A Pulice sono anche state sottoposte le fotografie di diversi funzionari. Il 39enne non ha riconosciuto nemmeno una delle persone che, in teoria, avrebbe potuto pagare.
Il pentito, già condannato in febbraio per due omicidi, è tuttora sotto processo in Italia.
Francesco Lepori/Quot/CSI 18.00