Compare martedì in aula il dottor Piercarlo Rey, il medico che nel luglio di quattro anni fa ha asportato per un errore d’identità i seni a una paziente allora 63enne.
Nel 2017 il procuratore pubblico Paolo Bordoli, titolare dell’inchiesta, ha condannato Rey a una pena pecuniaria, ma il chirurgo ha però deciso d’impugnare il decreto d’accusa.
Quest’ultimo torna perciò davanti a un giudice, nella fattispecie Amos Pagnamenta alle Assise correzionali di Lugano, e dovrà rispondere di lesioni colpose gravi e falsità in documenti.
Il dottor Rey, che si è dichiarato innocente, respinge tutte le accuse e non ha voluto pagare la sanzione pecuniaria (120 aliquote per un totale di circa 50'000 franchi) e una multa da 3'000 franchi. Inoltre, chiede che si approfondiscano possibili corresponsabilità interne alla Clinica Sant’Anna di Sorengo, dove avvennero i fatti.
EnCa