Ticino e Grigioni

Il prete segnalato da una persona ora maggiorenne

La reazione del rettore del Papio, dopo il fermo del religioso e docente: “I fatti non sembrano toccare le attività svolte in collegio”

  • 9 agosto, 13:04
  • 9 agosto, 13:41

RG delle 12.30 del 09.08.24, il servizio di Romina Lara

RSI Info 09.08.2024, 13:06

  • Tipress
Di: RG/RSI Info

La segnalazione è partita da una persona ora maggiorenne. È quanto la Curia ha confermato alla RSI a proposito del caso di abusi sessuali nella Diocesi di Lugano che vede indagato un prete docente al Collegio Papio di Ascona e al liceo cantonale di Savosa. Gli accertamenti della Procura sono in corso. Fra i reati ipotizzati, però, ci sono gli atti sessuali con fanciulli e da qui si desume che le fattispecie riguardino minorenni all’epoca dei fatti, per cui potrebbero essere fatti di qualche tempo fa.

Ma su tempistica e circostanze le bocche restano cucite. Si attende ora che il giudice dei provvedimenti coercitivi si pronunci sulla conferma della carcerazione preventiva dell’uomo chiesta dalla procuratrice pubblica Valentina Tuoni, titolare dell’inchiesta.

Nel frattempo il rettore del Papio, don Patrizio Foletti, parla di una “reazione di grande sorpresa, sconcerto, dolore. È una cosa che non mi sarei assolutamente aspettato”. La notizia del fermo del cappellano, attivo in collegio dal 2018, è subito rimbalzata anche nelle chat degli studenti. Mercoledì, quando la polizia si è presentata al Papio per fermare il presbitero, è stato Foletti ad aprire prima di officiare la messa delle 7: “La mattina apro tutti i cancelli del collegio e mi sono trovato davanti due giovani poliziotti. Sono rimasto sorpreso e poi li ho messi in contatto con la persona. Ho pensato: speriamo che non ci sia niente di serio, di grave”.

Prete accusato di abusi sessuali in Ticino

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Il prete, fermato dalla polizia mercoledì, era rientrato la sera prima da un pellegrinaggio. Docente di religione e filosofia, era attivo anche al liceo di Savosa e come responsabile dell’Ufficio dell’insegnamento religioso scolastico a livello cantonale. Dopo che la Curia giovedì, d’accordo con il Ministero pubblico, ha divulgato la notizia del fermo specificando anche i reati ipotizzati, la direzione del Papio ha ricevuto diverse attestazioni di vicinanza. In mattinata è partito uno scritto per avvisare colleghi e famiglie degli allievi, con allegato il comunicato stampa della Curia. “È molto stringato - dice il rettore - . Sui fatti ci atteniamo a quello che dice il comunicato stampa della Diocesi, precisando che a tutt’oggi non sembrano toccare le attività svolte in collegio. Siamo evidentemente sconcertati, addolorati e stiamo comunque facendo il possibile per far partire in maniera serena l’anno scolastico”. Interpellato se si senta di escludere un legame diretto del fatti sotto inchiesta con l’attività al collegio, la risposta di don Foletti è stata la seguente: “Penso di poterlo escludere in base agli elementi che ho in mano. Sì, qualcosa ci sarebbe arrivato. Sono abbastanza tranquillo”.                

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