Il tema dei padroncini, con la riapertura delle dogane, torna in voga. Da oggi, lunedì, gli artigiani e le imprese di costruzione ticinesi devono infatti confrontarsi nuovamente con la concorrenza da oltre confine. Lavoratori distaccati e indipendenti possono proporsi professionalmente in Ticino senza alcun tipo di restrizione: le ditte italiane devono annunciarsi online e dopo 8 giorni possono varcare la frontiera. Due settimane fa se ne erano notificate 27, la settimana scorsa 47, pochi giorni fa 86.
Numeri che secondo l’Associazione interprofessionale di controllo sono in linea con quelli dei primi giorni di giugno dello scorso anno. "Sicuramente la fame di lavoro in Italia è importante. Questo indubbiamente ci preoccupa, ma speriamo che il lockdown sia stato costruttivo", ha ammesso Piergiorgio Rossi, presidente dell’Unione Associazioni dell’Edilizia.
La settimana prossima in Gran Consiglio si ridiscuterà di Legge artigiani, la LIA, e della possibilità di introdurre un marchio di qualità. Uno scenario che non convince lo stesso Rossi: "Siamo scettici, non vediamo grossi vantaggi. L’aspetto qualitativo è sempre stato un tema dominante nel nostro settore dell’artigianato".