Ticino e Grigioni

Il solare in quota che avanza in Ticino

Dopo il progetto del Nara, anche quello di un impianto sul Tamaro: le prospettive di sviluppo, fra tempi burocratici e l'attenzione all'impatto ambientale

  • 16 maggio 2023, 21:22
  • 20 novembre, 11:18
06:26

I limiti svizzeri per i parchi fotovoltaici

SEIDISERA 16.05.2023, 18:42

  • archivio keystone
Di: SEIDISERA/Laura Dick/ARi 

In Ticino lo sfruttamento dell'energia solare in altitudine potrebbe far registrare un importante passo avanti. Si è appreso infatti oggi, martedì, del progetto per un parco fotovoltaico su un pendio del Monte Tamaro: con più di 17'000 pannelli solari potrebbe superare una produzione di 10 GWh all'anno e rientrare, in tal modo, nel quadro delle agevolazioni federali. Quali le prospettive? "Ho fatto fare un primo studio di fattibilità, già però abbastanza approfondito" e praticabile "anche nei tempi previsti dall'ordinanza", risponde il promotore del progetto Rocco Cattaneo. Ora però è la volta dei tempi "chiamiamoli burocratici", sottolinea l'imprenditore e consigliere nazionale. Si tratta insomma di capire "che atteggiamento il canton Ticino vuole avere nei confronti di questi impianti solari alpini che stanno avendo parecchio successo", in Vallese, nei Grigioni e nel canton Uri. Compete insomma ai cantoni "definire le premesse, le condizioni quadro", per la realizzazione di questi impianti ad alta quota.

Un altro operatore interessato è la Società Elettrica Sopracenerina (SES), la quale ha presentato una domanda di costruzione preliminare per un piccolo impianto-pilota al Nara. Per ora gli esiti di questa domanda sembrano lontani. Si sta allora riflettendo su un'accelerazione del progetto, puntando su uno più grande in modo da poter così accedere alle agevolazioni federali. Intanto la "offensiva solare" è sotto l'attento esame delle organizzazioni ambientaliste. Prima di tutto, sostiene Pro Natura, occorre incentivare la posa di pannelli solari su edifici e infrastrutture, e solo dopo pensare alle Alpi. Parere condiviso anche da Francesco Maggi del WWF. Circa i due progetti attualmente sul tavolo in Ticino, afferma, "non abbiamo ancora un esame d'impatto ambientale sufficientemente approfondito" per poter esprimere un giudizio. Maggi, tuttavia, fa anche presente che il progetto del Nara presenta una criticità "legata alla presenza di una specie particolarmente minacciata a livello nazionale e internazionale". Sarà quindi necessario approfondirla. Più in generale, osserva il rappresentante del WWF, è importante che venga valutato un numero sufficiente di proposte, per selezionare le migliori anche sotto il profilo dell'impatto ambientale.

Vallese: ridimensionato il progetto di Grengiols

Nel canton Vallese sta però procedendo... a corrente alternata, per così dire, l'ambizioso progetto del parco solare nella località di Grengiols, ad una quota compresa fra i 2'000 e i 2'500 metri. Infatti la potenza dell'impianto, che avrebbe dovuto diventare uno fra i più grandi in alta montagna in Svizzera, è stata ridotta di un sesto: da 600 GWh annui si è infatti passati a 110 GWh.

Quali le ragioni? Sono il quadro giuridico e il fattore tempo a imporre limiti, affermano i responsabili del progetto, aggiungendo di volersi adesso "orientare verso ciò che è fattibile". In base alle regole nelle ordinanze in vigore da inizio aprile, una parte o almeno il 10% dell'elettricità prodotta deve essere immessa in rete entro la fine del 2025. L'intero impianto deve inoltre essere messo in funzione entro la fine del 2030. Si tratta di requisiti giuridici e temporali che debbono essere assicurati per poter ricevere le sovvenzioni della Confederazione.

L'installazione così ridotta comprenderà quindi circa 160'000 pannelli su un'area di un chilometro quadrato. L'obiettivo è di presentare il progetto di costruzione alle autorità vallesane entro la fine dell'anno. Quanto al quantitativo di elettricità prodotta, esso risulterà sufficiente a coprire i fabbisogni di circa 37'000 famiglie.

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