In Ticino mancano agenti di custodia

In vista dell’apertura della nuova sezione femminile, ma anche per far fronte al sovraffollamento delle carceri, in Ticino servirebbero una quindicina di agenti di custodia in più. Ma trovarli, nonostante le numerose candidature arrivate, non è semplice.

“Chiaramente non è un lavoro per tutti. Bisogna avere tanta pazienza, tatto ed empatia per svolgere una professione del genere. Io lo consiglierei a quelle persone a cui piace essere in mezzo alla gente e comunicare con le persone”, spiega alla telecamere della RSI un agente di custodia.

La facilità al contatto con il prossimo è proprio tra i requisiti indicati nel bando di concorso per agenti di custodia, la cui scadenza è stata prolungata.

“Non è facile trovare interessati. Al momento ne abbiamo circa una settantina. Malgrado il bisogno, però, non abbasseremo la nostra soglia e i nostri criteri, perché alla fine saranno persone che avranno a che fare con altri esseri umani”, spiega Stefano Laffranchini, direttore strutture carcerarie TI.

Non si parla mai di stipendio. È vantaggioso fare questo lavoro?

“C’è una scala salariale che sicuramente valorizza e premia chi lavora per lungo tempo presso l’amministrazione. Lo stipendio d’entrata può essere sicuramente interessante per le persone al primo impiego. È per questo, anche, che nei requisiti del nuovo concorso abbiamo abbassato l’età necessaria a 21 anni”, sottolinea Stefano Laffranchini.

Da mesi le strutture carcerarie ticinesi sono confrontate con una sovraoccupazione. Proprio perché gli effettivi attuali sono tarati su un’occupazione inferiore rispetto a quella attuale, sono state formulate delle proposte. “Penso per esempio a demandare a una società privata la ronda esterna al carcere, in modo tale da recuperare agenti. Dall’altra si cerca di coinvolgere persone che beneficiano del pre-pensionamento per poterle impiegare ad ore”, dice Laffranchini.

Misure su cui una prima risposta potrebbe arrivare la settimana prossima.